mercoledì 12 novembre 2014

Vivere il calcio tra colore, passione e spettacolo televisivo: aspetti sociologici

di Luca Bifulco

Linee guida della relazione tenuta a Napoli il 28 ottobre 2014 in occasione del convegno «Il mondo accademico in campo per la sicurezza. Conoscere per migliorare»

Il rapporto 2014 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ci aiuta, nel suo insieme e a prescindere dalle valutazioni sui singoli aspetti analizzati, a considerare con maggiore lucidità e capacità di comprensione una serie di potenti idee calcificate e stereotipate sul tema della sicurezza negli stadi.
In primo luogo, il rapporto ci narra tra le righe che lo stadio non è un luogo demoniaco, come troppo spesso viene dipinto, ma uno spazio in cui generalmente – salvo infrequenti ma, purtroppo, drammatiche e spesso altisonanti occasioni – si vivono momenti e rituali legati allo sport, alla passione e alla festa. Il calcio è un fattore identitario molto forte che segna l’appartenenza, il sentirsi legati ad una comunità di destino contraddistinta dai risultati e dalla storia sportiva condivisa. E siccome le appartenenze incidono sull’autostima, sulle gratificazioni personali, sulla qualità delle relazioni sociali, esse rappresentano in definitiva parte di una ricerca di benessere.


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