martedì 7 ottobre 2014

Off-side. Sociologia dell'immaginario calcistico

di Vincenzo Del Gaudio

Nel 2007, quando ero ancora uno studente alla Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, mi recai ad una lectio magistralis tenuta da George Steiner. La lectio era sulla costruzione della città in Platone in particolare a partire da “Leggi”. Alla fine dell'intervento, non ricordo bene neppure il perché, Steiner dichiarò assertorio “bisogna fare fenomenologia del calcio, bisogna capire perché un milione di cuori battono allo stesso tempo quando Diego Armando Maradona segna il secondo goal all'Inghilterra a Mexico '86”. Il proposito di Steiner era quello di mostrare come lo sport, e in particolare il calcio, siano sempre più al centro del nostro vivere sociale determinando alcune regole di comportamento sia estetico che politico della nostra società. Per comprendere il radiante di incidenza del calcio sulla società contemporanea e in particolare sull'Europa, continente in cui, insieme forse soltanto al Sudamerica, il calcio assume una rilevanza non soltanto come sport e come spettacolo ma più profondamente per la determinazione dei processi socio-economici che sono alla base delle costruzioni identitarie nei paesi del vecchio continente, bisogna cercare di tenere insieme diversi saperi che vanno dalla sociologia dei media alla sociologia della cultura passando per l'economia, l'estetica e la critica letteraria, bisogna insomma cercare di approcciarsi al fenomeno calcio nel modo più aperto possibile per comprenderlo non soltanto come uno sport ma come una macchina di senso che di volta in volta costruisce comportamenti socio-economici e rituali di diversa natura e portata.